Rimandare sempre, come sconfiggere la “procrastinazione”
Rimandare sempre, come sconfiggere la “procrastinazione”,punto debole di ogni nuovo progetto
Sei un vulcano di idee, ricca di risorse e creatività. Ma non riesci (molto spesso) a finire o ad iniziare i tuoi progetti. Come mai?
Sappiamo bene che le cause possono essere tante, e che la vita di una professionista è spesso piena di imprevisti. Però una delle cause, che è bene conoscere a fondo, è la (maledetta, possiamo dirlo? 🙂 ) procrastinazione.
Tecnicamente la procrastinazione è quel piccolo intervallo che intercorre tra il momento in cui pensiamo di affrontare un impegno e quello in cui, dopo qualche esitazione, decidiamo di rinunciare e rimandare ad un altro momento.
Ti riconosci? Noi sì.
Perché rimandiamo? Perché è un antistress temporaneo. Temporaneo perché perché dona una piacevole sensazione di benessere. Solleva temporaneamente dallo stress; risparmia dall’aver a che fare con richieste, persone sgradevoli o cattive notizie. Però è solo una soluzione momentanea.
Il cervello continua a ricordare i nostri impegni. Quindi la scelta di rimandare diventa spesso motivo di stress e preoccupazione, provocando sensi di colpa e rischiando di avere il sopravvento sulla capacità di agire.
Di solito non manca la consapevolezza che l’unico modo per porre fine ai disagi derivanti dal procrastinare stia nell’affrontare i propri impegni. Tuttavia, per quanto ciò possa apparire perfettamente logico, raramente è di aiuto per cambiare la situazione.
Molti di noi non sembrerebbero mai dei procrastinatori, perché ogni volta che si trovano a trascurare, rimandare o aspettare fino all’ultimo prima di sbrigare un impegno, non rimangono con le mani in mano. Si dedicano ad altri innumerevoli impegni, in una vita spesso molto piena e indaffarata.
Una specie di scusa pratica.
Un’altra importante considerazione da fare è che smettere di procrastinare è difficile perché viviamo in un mondo in cui spesso è possibile farlo.
Di solito non comporta gravi conseguenze. In un modo o nell’altro, magari all’ultimo momento e con risultati al di sotto delle proprie capacità o pagando una piccola ammenda, si riesce quasi sempre a portare a termine i propri doveri. Dobbiamo ammetterlo.
In molti casi si tratta di un vero e proprio automatismo, che procura un effetto di sollievo, anche se solo temporaneo. Ed è del tutto istintivo per noi cercare di allontanare qualcosa di spiacevole o aggirare un ostacolo.
La psicologia riconosce vari tipi di procrastinatori. Da chi cerca il piacere (edonista) e tralascia gli impegni, a chi invece non sa stimare il tempo necessario (disorganizzato) per gestire gli impegni, ecc.
Come si risolve il problema?
Beh per i casi più gravi ovviamente c’è la La terapia cognitivo comportamentale- Si tratta di un approccio di comprovata efficacia nel trattamento di innumerevoli disturbi quali ansia, stress, depressione. Utilizza metodi e strategie terapeutiche ben comprensibili e applicabili per le persone.
Ma esula dalle nostre intenzioni: siamo creative non psicologhe.
Possiamo però esprimere il nostro parere e darvi qualche consiglio sperando che sia utile.
- Trovare una forte motivazione:
Può essere importante ad esempio, chiedersi esplicitamente quali possono essere tre buoni motivi per smettere di procrastinare e scriverli. - Non cedere al senso di colpa:
se siamo troppo severe con noi stesse perderemo ancora di più la stima in noi e la consapevolezza di poter far tanto e bene. - Non accettare i propri pensieri sbagliati:
esempio: “oggi non è il momento” e cose simili. Siamo intese?
Speriamo di essere state utili per una riflessione veloce sul problema. Forza, al lavoro!
Infine vi consigliamo qualche lettura utile:
- https://www.ipsico.it/news/procrastinazione-rimandare-sempre/
- https://www.erickson.it/it/prima-o-poi-lo-faccio?default-group=libri